La navigazione silenziosa di Browzar

browzar_skins.jpg

  • Non si installa, semplicemente si lancia;
  • Non ha una cache dei siti visitati;
  • Non ha una history dei siti visitati;
  • Non esegue alcun auto completamento dei dati inseriti;
  • Non ha cookies in giro;
  • E’ gratuito;
  • Si chiama Browzar.

Sono solo 264 Kb e come requisiti minimi prevede Windows 98 SE e Internet Explorer 5.5. Per ora è disponibile solo per Windows, ma dovrebbero uscire anche le versioni per Mac e Linux. Su InfoWorld trovate qualche informazione in più.

Io aggiungerei Privoxy e Tor, giusto per stare tranquilli.

[Via Slashdot]

Il webdna di crisis

webdna.png

How it works

WEB2DNA will take you website, analyze it, crunch it to little bits and spit it out as a graphic representation of a human DNA.

The brightness of the lines is determined by the importance of the tags in terms of structure.

  • H1 is brighter than H2, which is brighter than H3.
  • TABLE is brighter than TR, which is brighter than TD tags.
  • Images and flash elements appear as 70% white.
  • New HTML tags like STRONG and EM is brighter than older ones like B and I
  • UL, OL and DL is brighter than their LI, DT, DD
  • DIV layout is brighter than table layout

Basically a semantically rich site will appear brighter than one with messy old-style code.

You can also determine the richness of text on a site. A site the focuses on (text) content is one where the DNA patterns is large (filling many containers), but contains a lot of empty spaces between the lines (empty space is the individual words).

[Via Full(o)bloG]

AFRICA@home

Che cos’è AFRICA@home?

AFRICA@home è un sito web dedicato a progetti che utilizzano potenza di calcolo donata da volontari per contribuire a cause umanitarie in Africa. La disponibilità di capacità elaborativa ha un enorme potenziale nell’aiuto per la risoluzione dei pressanti problemi sanitari e ambientali che stanno affrontando i paesi in via di sviluppo . AFRICA@home combatte questo problema fornendo un framework comune per i progetti di utilizzo di risorse computazionali offerte volontariamente e che si focalizzano sulle necessità del continente africano. Un obiettivo importante di AFRICA@home è il coinvolgimento di studenti e università africane nello sviluppo e nella gestione di questi progetti. La prima applicazione sviluppata per AFRICA@home si chiama MalariaControl.net, un programma in grado di modellizzare le modalità in cui la malaria si diffonde in Africa e l’impatto potenziale che i nuovi farmaci antimalarici possono avere nella regione.

Altre informazioni su MalariaControl.net.

Altre informazioni sul volunteer computing.

Cos’è MalariaControl.net?

I modelli di simulazione delle dinamiche di trasmissione e degli effetti sulla salute della malaria sono uno strumento importante per il controllo di questa malattia infettiva. Tali modelli possono anche essere utilizzati per determinare le strategie ottimali per la distribuzione di reti antizanzare, chemioterapie o nuovi vaccini che sono attualmente in fase di sviluppo e test. Questa modellizzazione è molto intensiva dal punto di vista computazionale e richiede simulazioni di popolazioni umane piuttosto vaste con set diversi di parametri relativi a quei fattori sociali e biologici che influenzano la distribuzione della malattia. Lo Swiss Tropical Institute ha sviluppato un modello computazionale per l’epidemiologia malarica e successivamente ha impiegato la sua capacità elaborativa interna, circa 40 PC, per svolgere degli studi preliminari. Per convalidare questi modelli e per simulare adeguatamente la scala completa degli interventi e dei pattern di trasmissione appropriati per il controllo della malaria in Africa, è necessaria una potenza di calcolo molto più grande. E’ stata quindi creata MalariaControl.net, allo scopo di sfruttare la disponibilità elaborativa volontaria di migliaia di persone in tutto il mondo, per aiutare a migliorare l’abilità dei ricercatori di prevedere, e quindi controllare, la diffusione della malattia. Basandosi su esperienze pregresse, ci si aspetta che l’applicazione MalariaControl.net sia completata nel giro di pochi mesi – utilizzando i PC di migliaia di volontari – un volume di elaborazioni che normalmente richiederebbe 40 anni per concludersi con la capacità computazionale a disposizione degli scienziati che hanno sviluppato l’applicazione. Inotlre, basandosi sempre sull’esperienza passata, molta di questa potenza elaborativa volontaria arriverà dai paesi sviluppati – Nord America ed Europa, in particolare. Infine, uno degli obiettivi principali di AFRICA@home è il coinvolgimento delle Università africane e delle istituzioni nello sviluppo e nell’esecuzione delle applicazioni che gireranno sui computer dei volontari.

Altre informazioni sulla malaria.

Così, se vi sembrasse un po’ astruso l’utilizzo del vostro computer per cercare degli alieni, potreste dedicarne la potenza di calcolo per qualcosa di più terreno e salutare. Se vi sembra la cosa giusta da fare, andate su Malariacontrol.net e scaricate il client, disponibile per Windows e GNU/Linux. Ah, ovviamente installatelo e lasciatelo acceso. Va che vi controllo, eh?