FonPhone
Qualche minuto fa si discuteva con Dema del nuovo video messo in rete da Martin Varsavsky, nel quale si decantano le virtù del suo iPhone, appena sbloccato dai ragazzi dei labs.fon.com.
Vale la pena dare un’occhiata, così come è istruttivo il relativo post, sempre di Martin, intrigantemente intitolato My iPhone is now a PocketMac.
L’associazione Fon(era) e iPhone rende bene l’idea del malumore che affligge gli utenti più intraprendenti che vorrebbero la Fonera
I can finally turn the iPhone into a product of my choice.
Per dirla con le parole di Varsavsky. Ora, se lui vuole un iPhone che possa diventare qualcosa di utile per lui, perché noi non dovremmo desiderare una Fonera che sia qualcosa di utile per noi? Se sblocca lui, perché non possiamo sbloccare noi?
Le mie osservazioni partono da un mio commento a un post di Dema dello stesso tenore e argomento.
Perché?
Apple e Fon utilizzano più o meno gli stessi argomenti che, non a caso, sono alla base di annose argomentazioni fra chi si dibatte fra sistemi aperti e sistemi chiusi. Dico aperti e chiusi non liberi e chiusi, questo è un altro discorso.