Metti una sera a cena…Weinberger…

Metti che Gaspar Torriero, in un momento di avventatezza, si arrischi a scrivere un post come questo e metti che un tipino fino come me lo legga e decida di imbucasi a una cena della quale non conosce nemmeno un commensale.
Metti che il sottoscritto chiami in chat Stefano Maffulli in chat e gli dica più o meno così…

Oh, Stefano, vieni alla cena con Weinberger?

Uhhhh…ma di che si parla?

E che ne so, ma, insomma, visto la gente che c’è, dovrebbe essere interessante.

Fammi controllare e poi ti dico se posso venire…

Ok, guarda che non conosco nessuno, eh…

Tant’è che Stefano e io ci ritroviamo davanti all’Osteria dei Vecchi Sapori, all’ora convenuta. Le 20:15, per intendersi. Dopo un po’, arriva Stefano Vitta e qualcuno alla spicciolata segue. Qualcuno, chi non ricordo, chiama Gaspar al telefono per sapere che fine hanno fatto lui e Weinberger: avrebbero dovuto passare a prendere quest’ultimo al suo hotel, per poi accompagnarlo all’osteria. Niente, pare non stia all’hotel indicato.vitta.jpg

Noi entriamo, Stefano ci convince a un giro di Prosecco, partono gli antipasti e arrivano alle 22 i commensali ritardatari. Ancora più tardi arriva Luca De Biase, nel bel mezzo delle discussioni che si animavano in vari capannelli attorno alla tavolata., nel bel mezzo delle discussioni che si animavano in vari capannelli attorno alla tavolata.Ok, io ho fatto la mia parte. Cosa volete dicessi all’uomo chiamato Cluetrain Manifesto? Mah, sono riuscito a raccontargli dell’ultimo incontro fra Santa Scolastica e S. Benedetto e della regola monastica di quest’ultimo, senza dimenticare un accenno al valore del perdono, al quale Weinberger ha risposto con una storiella rabbinica.

? Mah, sono riuscito a raccontargli dell’ultimo incontro fra Santa Scolastica e S. Benedetto e della regola monastica di quest’ultimo, senza dimenticare un accenno al valore del perdono, al quale Weinberger ha risposto con una storiella rabbinica.? Mah, sono riuscito a raccontargli dell’ultimo incontro fra Santa Scolastica e S. Benedetto e della regola monastica di quest’ultimo, senza dimenticare un accenno al valore del perdono, al quale Weinberger ha risposto con una storiella rabbinica., nel bel mezzo delle discussioni che si animavano in vari capannelli attorno alla tavolata.Ok, io ho fatto la mia parte. Cosa volete dicessi all’uomo chiamato ? Mah, sono riuscito a raccontargli dell’ultimo incontro fra Santa Scolastica e S. Benedetto e della regola monastica di quest’ultimo, senza dimenticare un accenno al valore del perdono, al quale Weinberger ha risposto con una storiella rabbinica.weinberger.jpg

Il clou della serata, almeno per me, è giunto quando Stefano Maffulli, non riconosciuto da De Biase, parla della sua formazione da architetto, al che dato che già si stava parlando di software libero e altre amenità etiche, ne viene fuori uno scambio di battute più o meno di questo tenore:

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Maffulli: Eh, ma io non sono un tecnologo. Sono laureato in architettura…

De Biase: Ma tu sei un Macchista! Eh, sei architetto…

Io: Ahem…veramente lui sarebbe Stefano Maffulli, presidente della sezione italiana di Free Software Foundation Europe…

Questi sono gli inconvenienti di quando conosci una persona solo su internet e non la vedi mai e poi mai dal vivo. Quando capita l’occasione, poi, ci si presenta con

Ciao io sono Luca.
Ciao io sono Stefano.

E vai a capire quale Luca o quale Stefano…

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Qui sopra potete vedere Stefano, Maffulli per intenderci, insieme a Weinberger. Il sorriso di Stefano, a occhio e croce, lo attribuirei alla felicità di essere finalmente stato riconosciuto per il Macchista qual’è. Son soddisfazioni nella vita, neh…

Infine, vi lascio con un palese tentativo di corruzione. Qui sotto potete vedere Luca De Biase che tenta di corrompere David Weinberger.

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Parla bene di me a Bush, mi raccomando

Nun te preoccupà fratello. Quanti sono? Cento sacchi?

Scherzi a parte, De Biase sta contando si i soldi, ma quelli del conto. Visto che lavora per il Sole 24 Ore, i soldi li abbiamo dati a lui perché ce li facesse rendere al meglio. E data la cena, hanno fruttato una piacevole serata.

Cosa è Unix?

GNU/Linux è un sistema operativo Unix-like, ovvero è un sistema che si comporta come Unix, ma non è Unix. Sembra un gioco di parole, ma il problema si annida nella storia stessa di Unix, un sistema operativo nato più di 30 anni fa per uso commerciale e che è stato standardizzato negli anni attraverso le Single UNIX Specification (SUS), una famiglia di standard utilizzati per qualificare quei sistemi operativi che possono definirsi Unix.
Ricostruiamo, a brevi linee, l’albero genealogico di GNU/Linux, partendo dal lontano 1969, dai laboratori Bell della AT&T, nei quali venne sviluppato il primo sistema operativo per il PDP-7, un calcolatore a transistor dell’epoca. Al primo ricercatore, Ken Thompson, si unì ben presto Dennis Ritchie e insieme diedero vita a UNIX, nome suggerito da Brian Kernighan e nel 1973, Thompson riscrisse UNIX utilizzando il nuovo linguaggio C, ideato da Ritchie. In breve, siamo nel 1975, da questa prima versione viene scritto lo UNIX versione 6, il cui utilizzo si espande anche al di fuori dei laboratori Bell. A questo punto inizia un po’ di confusione: essendo un sistema operativo libero, Unix subisce una serie di mutazioni, rinascendo in differenti versioni, riscritte dai produttori di elaboratori per adattarle alle proprie macchine e spesso incompatibili fra di loro.
Non bisogna avere troppa fantasia per immaginare i problemi legati a questo sviluppo incontrollato: programmi scritti per una variante di Unix non era scontato che funzionassero su un’altra versione, amministrare un sistema Unix significava imparare le particolarità legate alla implementazione di ogni singolo produttore. Insomma, non era vita facile per programmatori, amministratori e nemmeno per i produttori che desideravano fornire insieme al proprio Unix un programma creato per qualche altro sistema, sempre chiamato Unix ma incompatibile. Per ovviare al problema, nel 1984 viene fondata X/Open, una società il cui scopo consiste nel definire gli standard dei sistemi aperti. Nel 1987 AT&T, proprietaria del marchio UNIX, costituisce insieme a Sun, UNIX International, organismo deputato alla definizione degli standard Unix. A complicare maggiormente la questione, gli altri produttori di Unix danno vita alla Open Software Foundation, il cui scopo è, neanche a dirlo, la definizione di standard Unix. Facciamo un salto al 1993, quando AT&T trasferisce le attività legate a Unix alla società UNIX Systema Laboratories, che vende a Novell. A sua volta, Novell vende il marchio X/Open e, nel 1995, cede i laboratori di sviluppo Unix, la cui versione viene definita UnixWare, a SCO. Nel 1996, X/Open e Open Software Foundation si fondono, creando The Open Group, il nuovo organismo deputato alla definizione degli standard UNIX, che da questa fusione eredita gli standard creati da X/Open, per primo il 1770, seguito da UNIX 95 e da Single Unix Specification Versione 2, per passare nel 1998 alla creazione di UNIX 98 e nel 2001 a Unix 03.
Per potersi definire Unix, un sistema operativo deve aderire agli standard UNIX definiti da The Open Group, ricevere la certificazione e quindi acqusisce il diritto di utilizzare il marchio UNIX.
Quei sistemi operativi che non aderiscono integralmente alle specifiche definite da The Open Group, o non vogliono investire il denaro necessario a garantirsi l’utilizzo del marchio UNIX, non possono definirsi sistemi operativi Unix, anche nel caso in cui, come per GNU/Linux, l’ambiente agisca proprio come Unix.
Insomma, GNU/Linux non è certificato UNIX e quindi non può essere definito un sistema Unix, non può ustilizzare il lorgo ma agisce come Unix. Un bel gioco di parole per dire che GNU/Linux non può essere chiamato Unix, ma quando ci si lavora sembra proprio di utilizzare Unix.
Alcuni preferiscono definire GNU/Linux un sistema aderente alle specifiche POSIX, Portable Operating System Interface, un insieme di specifiche, elaborate dal PASC (Portable Applications Standard Committee), comitato dello IEEE, Institute of Electrical and Electronics Engineers, emanate nel 1988 nella prima versione.
POSIX, termine coniato da Richard Stallman, è un insieme di API (Application Program Interface), che consentono di definire una interfaccia standard al sistema operativo e all’ambiente, il che si concretizza nello sviluppo di un interprete, ovvero una shell e di un insieme di utility comuni che facilitino la portabilità delle applicazioni a livello di codice sorgente e non di binario.
Ora, se non è possibile definire GNU/Linux un sistema UNIX, data la mancanza di una certificazione ufficiale da parte del The Open Group e se la definizione Unix-like appare abbastanza ambigua, nell’indicare qualcosa che è come qualcos’altro ma non lo è, indicare GNU/Linux come sistema POSIX compliant può far sorgere quantomeno una qualche ilarità. Nessun dubbio, GNU/Linux aderisce alle specifiche, quindi la definizione è calzante. Aggiungiamo, però, che anche altri sistemi operativi, come VMS, MVS, MPE sono sistemi aderenti alle stesse specifiche. Concludiamo che anche Microsoft Windows NT, per esempio, aderisce a POSIX. GNU/Linux e Windows NT possono essere accomunati sotto le stesse specifiche? Si. Quindi, forse meglio lasciare da parte un sistema di classificazione che non fa direttamente riferimento al sistema operativo, per evitare gustosi equivoci.

Modelli di router compatibili con il software FON

asus-deluxe.jpgOps, la famiglia dei router che possono funzionare con il software su cui gira FON si allarga. Ecco le nuove entrate:

  • Linksys WRT54G 1.0 – 4.0
  • Linksys WRT54GS 1.0 – 4.0
  • Linksys WRT54GL
  • Buffalo WHR G54S
  • Motorola WBR850G v2 and v3
  • Asus WL500G Deluxe
  • Allnet all0277

Se avete uno di questi router fra le mani, perché non provate a installarci il firmware FON e sperimentate un po’?

Geeksquare – Top of the week

  • La HDTV arriva sul Web – Sky ha iniziato a trasmettere in HD. Ma è inutile cercare i canali sul vostro decoder satellitare: per vederli vi basta semplicemente un computer, “armato” di un buon monitor…
  • Il telefono ultrasottile di NEC – Il nuovo cellulare e636 di NEC è ultrasottile, misura solo 13,99 mm di spessore, ma non pensate che alla dimensioni ridotte corrispondano prestazioni limitate: il prodotto presenta funzionalità multimediali di tutto rispetto, dalla fotocamera a 2 MP al lettore MP3, al registratore video…
  • Birra alla spina direttamente dal frigo – HomePub è un frigorifero-congelatore per la vostra cucina, in grado di ospitare al suo interno un “barilotto” da 5 litri di birra alla spina che troverete in quasi tutti i supermercati e, dettaglio importante, non occuperà spazio all’interno del capiente elettrodomestico. Davanti allo sportello troverete la classica spina in perfetto stile pub…
  • Carica il cellulare con il mulino a vento – Questo caricabatterie basato su una piccola ventola da dieci centimetri di diametro che, collegata a un generatore, permette di creare un flusso di corrente sufficiente a ridare vita a un cellulare prosciugato…
  • Sicurezza biometrica, con il trucco – Ibidentifi è un lettore di impronte un po’ particolare: oltre a poter definire il “dito di accesso”, potete anche indicare la “falange di allarme”, ovvero potete impostare il programma biometrico in modo che, leggendo le impronte di un dito in particolare, faccia scattare una serie di allarmi silenziosi che avvertano chi di dovere…
  • AvantFax, Hylafax 2.0 – AvantFax è una piacevole interfaccia AJAX che porta la semplicità del web 2.0 anche in Hylafax, la piattaforma software che trasforma il computer in un vero e proprio fax di rete avanzato…
  • Google pages – Volete creare il vostro sito internet e non sapete come fare? Ci pensa l’ennesima beta di Google, ovvero Page Creator, un editor visuale online, con tanto di layout e template pronti all’uso. Voi decidete il contenuto, caricate le immagini e già mentre lavorate siete in grado di vedere come appariranno le vostre pagine…
  • Quando le periferiche…si separano dal PC – Matrox Extio F1500 è la prima unità grafica a distanza, una soluzione attraverso la quale mouse, tastiera, monitor, periferiche audio e video, possono essere posizionati a 250 metri dal computer, grazie a un collegamento con cavo in fibra ottica….
  • Auricolare da doccia – E’ in arrivo da Bluetrek il nuovo auricolare Bluetooth X2, che in soli 15 grammi racchiude una tecnologia a prova d’acqua e con 500 ore di standby…
  • Windows in Vista – E allora, come sarà il nuovo Windows? Per togliervi la curiosità non vi resta che dare un’occhiata alla recensione di PC Magazine e al tour visuale offerto dalla rivista, che vi mostrerà per immagini cosa vi aspetta…

Geeksquare – Top of the week

  • Nokia 6136, dal GSM alla WLAN senza accorgersene – Il Nokia 6136 ha la particolarità di essere basato sulla tecnologia unlicensed Mobile Access (UMA) che consente al cellulare di passare senza interruzioni di servizio dalla rete GSM a quella WLAN…
  • Il lettore MP3 per il VoIP – Si tratta del BCIP-1000, un lettore MP3 dalle dimensioni contenute, all’interno del quale può essere installato un software VoIP per effettetuare le chiamate da Internet, ogni volta che il dispositivo è collegato a un PC…
  • LD-WIFIDSC/BG, la penna USB che sniffa le WLAN – LD-WIFIDSC/BG di Elecom è una simpatica penna USB di Elecom in grado di sniffare fino a 16 Access Point nel raggio di 100 metri. E non ha nemmeno bisogno di un PC per funzionare…
  • Camino 1.0, il browser Open Source allo scoperto – E’ finalmente uscita la versione 1.0 stabile di Camino, il navigatore Open Source per Mac basato su Gecko, il motore che anima anche un altro progetto di grande rilievo com Firefox…
  • BenQ-Siemens EF51 – E’ un lettore MP3 che riconosce i formati MP3, WMA, AAC and AAC+, basato su schede SD, con tanto di schermo TFT da 1,6″, radio FM, ma anche fotocamera e cellulare…
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  • La soluzione All-in-1 per HD S-ATA – All-in-1 connector, dispone di connettori multipli in grado di interfacciarsi anche ai normali dischi IDE da 3,5 e da 2,5 pollici e dischi S-ATA da 3,5″…
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