Open Source Alternative

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Siete alla ricerca di una valida alternativa Open Source ai programmi “chiusi” che siete soliti utilizzare? Se proprio non sapete a quale santo libero rivolgervi, date un’occhiata a Osalt.com, navigate fra le sezioni, oppure utilizzate il motore di ricerca interno. Una volta individuata l’alternativa che sembra fare al caso vostro, semplicemente provatela e, se ne sarete soddisfatti, adottatela. E’ la possibilità di scegliere a rendervi liberi.

 

Top 10 Open Source
1. Dia
2. OpenLaszlo
3. Skencil
4. Gimpshop
5. Mozilla SeaMonkey
6. OpenOffice Draw
7. KompoZer
8. CamStudio
9. Inkscape
10. Scribus
Top 10 Commercial
1. Visio
2. Norton Ghost
3. Photoshop
4. Nero Burning Rom
5. Dreamweaver
6. Access
7. Illustrator
8. MSN Messenger
9. Premiere Pro
10. Money

[Via ArsGeek]

Geeksquare – Top of the week

  • Nokia 6136, dal GSM alla WLAN senza accorgersene – Il Nokia 6136 ha la particolarità di essere basato sulla tecnologia unlicensed Mobile Access (UMA) che consente al cellulare di passare senza interruzioni di servizio dalla rete GSM a quella WLAN…
  • Il lettore MP3 per il VoIP – Si tratta del BCIP-1000, un lettore MP3 dalle dimensioni contenute, all’interno del quale può essere installato un software VoIP per effettetuare le chiamate da Internet, ogni volta che il dispositivo è collegato a un PC…
  • LD-WIFIDSC/BG, la penna USB che sniffa le WLAN – LD-WIFIDSC/BG di Elecom è una simpatica penna USB di Elecom in grado di sniffare fino a 16 Access Point nel raggio di 100 metri. E non ha nemmeno bisogno di un PC per funzionare…
  • Camino 1.0, il browser Open Source allo scoperto – E’ finalmente uscita la versione 1.0 stabile di Camino, il navigatore Open Source per Mac basato su Gecko, il motore che anima anche un altro progetto di grande rilievo com Firefox…
  • BenQ-Siemens EF51 – E’ un lettore MP3 che riconosce i formati MP3, WMA, AAC and AAC+, basato su schede SD, con tanto di schermo TFT da 1,6″, radio FM, ma anche fotocamera e cellulare…
  • Playstation 3, arriva il 16 Settembre – Segnatevi queste due luoghi e date: Giappone, 16 Settembre 2006, Stati Uniti, 21 Settembre 2006…
  • La soluzione All-in-1 per HD S-ATA – All-in-1 connector, dispone di connettori multipli in grado di interfacciarsi anche ai normali dischi IDE da 3,5 e da 2,5 pollici e dischi S-ATA da 3,5″…
  • 1 notebook, 2 schede video – SavRow vi propone un super notebook con display widescreen WSXGA+ da 19 pollici e 2 schede video NVIDIA 7800 GTX. Il modello in questione si chiama AXEN-X1, basato su processore AMD Turion64…
  • L’auricolare ultraleggero di Bang & Olufsen – EarSet1 è un auricolare compatibile con tutti i telefoni dotati di presa jack da 2,5mm realizzato in alluminio ultraleggero e gomma dura. Indossarlo sarà come non averlo e vedrete che il vostro orecchio ve ne sarà molto grato…
  • La cucina elettrica parlante – Una cucina parlante? Si, quella di Sanyo: sarà la cucina stessa ad aiutarvi a preparare le diverse pietanze e a emettere diversi toni musicali per avvertirvi, tanto per fare qualche esempio, quando l’acqua bolle oppure quando i cibi sono pronti…

Geeksquare – Top of the week

  • Arriva GIMP nativo per Mac – Per fortuna c’è chi sta lavorando da tempo a una versione di GIMP nativa per l’ambiente grafico di MacOS X, che si spera darà anche il via alla conversione di molti altri progetti basati sulla libreria Gtk+ che è alla base di GIMP…
  • Il palladium nel Botulinux – Date un’occhiata al fotoromanzo che trovate su Botulinux e vi farete un’idea sui pericoli legati ai DRM. Certo, un po’ schematico, molto spiritoso, ma a costo di fare la figura di una casalinga d’altri tempi, vi conviene dare un’occhiata a queste divertenti tavole…
  • La macchina per cucire con clip-art – Oggi bastano 126.000 Yen (un migliaio di euro) per portarsi a casa una macchina per cucire come la Innovis di Brother e creare in pochi minuti toppe artistiche con i personaggi Disney, i Peanuts oppure (immancabile) Hello Kitty…
  • Stampante… per fiori – Volete distinguervi per San Valentino? Non regalate i soliti fiori, ma presentatevi alla vostra dolce metà con un mazzo di rose personalizzate! Dove le prendete? Ma che domande sono, ve le stampate da soli con la nuova Flower Printer di Compact Impact…
  • Arriva l’OLED trasparente – Fraunhofer ha presentato un’altra tecnologia alternativa che suona più o meno come ‘catodo composito trasparente’ e che offre una trasparenza, appunto, fino all’85% maggiore degli altri materiali. Tradotto in termini quotidiani, tutto ciò significa che possiamo aspettarci display da brivido per i prossimi anni…
  • Il termometro ‘a distanza’ – Basta con i termometri infilati dappertutto, finalmente qualcuno ha trovato la soluzione che permette di conoscere la temperatura senza nemmeno sfiorare la pelle: l’azienda giapponese EJK passerà alla storia per questa piccola ma geniale invenzione, che è già un prodotto commerciale…
  • Il forno da pizza per geek – Amazon ha pensato bene di mettere in vendita questo gioiello della tecnologia che con meno di 50 dollari ve ne prepara una in metà del tempo richiesto tipicamente per una cottura del genere, anche partendo da quelle surgelate…
  • Shiira, il super-browser Open Source per Mac – Qualcuno, nella terra del Sol Levante, stava lavorando silenziosamente a un browser per MacOS X: il programma si chiama Shiira e anche se assomiglia a Safari, offre una serie di funzioni veramente eccezionali, come l’anteprima stile Exposé e il sistema di navigazione protetta…
  • Il numero civico… a energia solare – Immaginate la soddisfazione di indicare la vostra casa con una frase del tipo “Quella con il numero civico a energia solare” al corriere di turno. Di sicuro non passerà inosservata, una targa come questa nel giardino di fronte alla vostra dimora, anche perché la luce che emette è visibile fino a 150 metri di distanza…
  • Il cellulare-Communicator di Star Trek – Per i Trekkers che finora sono rimasti delusi dalla tecnologia portatile e, soprattutto, dagli smartphone, c’è una buona notizia: SonaMobile ha pensato a loro inserendo nella sua linea di ‘cellulari a tema’ proprio una fedele imitazione del Communicator. Attenti, però, a non farvi sorprendere mentre esclamate al telefono ‘Tirami su, Scotty!’…

Online il PDF del primo capitolo del libro Linux per il Web

Un altro capitolo, un’altra piccola parte di un mio “vecchio” libro, finisce online. Questa volta tocca a Linux per il Web un testo dedicato a chi vuole cimentarsi nell’installazione di programmi per l’erogazione di servizi internet: Apache come web server, Vsftp per l’FTP, Qmail per la posta, MySQL come database, PHP per lo scripting e SSL per la criptazione delle pagine.

Ho scelto il primo capitolo perché propedeutico alla comprensione di come funziona l’architettura client/server in internet, vista da una piattaforma Unix. In queste prime pagine si inizia a comprendere cosa si intende per demoni e super demoni, a manipolare il file inittab e a capire la struttura dele directory di avvio, degli script di inizializzazione del sistema e con la gestione dei carichi su un server. Insomma, si prende confidenza anzi direi si approfondisce, con i fondamentali della gestione di un server, di tutto ciò che bisogna conoscere ancora prima di mettere mano su Apache o qualche altro programma specifico. Come divertissement, troverete come creare dei semplici sensori, usando un tcp wrapper, che vi avvertiranno di eventuali attacchi provenienti dalla rete.

Risorse.net/ commenta Linux per il Web in questo modo:

Linux per il Web, edito da Tecniche Nuove, è un volume tascabile che ha la missione di portare il lettore “dall’altra parte di internet”, ovvero far comprendere quali difficoltà si celino dietro l’offerta di una pagina Web, di un messaggio di posta da scaricare o semplicemente di un file da scaricare. E dietro una pagina Web, per il 60% secondo le ultime statistiche elaborata da Netcraft, c’è un server basato si Unix/Linux. Il motivo di tale predominio è facilmente intuibile e non riconducibile in un unico fattore. Innanzitutto il sistema operativo è nato prima, in secondo luogo il maggior concorrente Microsoft ha capito solo da poco l’importanza del mercato nel settore server, quindi la vera battaglia inizia ora con il nuovo Windows 2003. Il vantaggio competitivo in termini di maggiore tempo a disposizione per lo sviluppo ha portato Linux ad essere un sistema efficiente, stabile e sicuro. Il server di Powerstats.it ad esempio si basa completamente su sistemi e tecnologie Open Source.

Cliccate qui per caricare la scheda del libro dalla quale potrete scaricare il capitolo in formato PDF.

Beh, cosa dire di più? Non mi rimane che augurarvi, anche in questo caso, buona lettura 🙂

Capitolo 1
Demoni e super demoni

I demoni
Inittab
Initscript, un ambiente per tutti
La struttura delle directory di avvio
Gli script di avvio
Inetd, il superdemone
Sicurezza avvolgente

Open Document? Non è GPL, Brian Jones afferma…

Oasis logoQuella che segue è la traduzione di un post dal blog di Brian Jones, program manager in Microsoft Office, da 5 anni impegnato sulle funzionalità XML e i formati file di questo programma.

Ancora sulle licenze prive di royalty per i formati Microsoft Office Open XML

Bene, ora che il PDC (Microsoft Professional Developers Conference) è terminato, ho avuto l’occasione di esaminare le questioni e i commenti sollevati dalla nostra discussione della scorsa settimana. Continuano a esserci parecchi commenti riguardanti le licenze che usiamo per i formati Microsoft Office Open XML. Le domande che ho ascoltato sono:

  1. Queste licenze sono compatibili con i progetti Open Source?
  2. Nello specifico, sono compatibili con la GPL?
  3. Vi è una garanzia che Microsoft non cambierà la licenza sotto i piedi della gente? Quanto saranno accessibili questi formati fra 100 anni?

Come ho detto nei post precendenti, penso che le licenze siano un grande passo avanti e per quasi tutti i clienti, non c’è davvero alcun aspetto negativo in questo. Ci sono già molti strumenti in circolazione che evidentemente non hanno alcun problema nel lavorare con i nostri schemi. Sun per esempio sceglie la LGPL per Open Office. Vi ho esposto i miei pensieri e come penso che il nostro programma di licenza sia compatibile con LGPL. Infatti, non ho visto ancora un prodotto che si volesse integrare con gli schemi di Office ma non fosse in grado di farlo. Potete dare un’occhiata ad altri formati, e anche questi hanno simili licenze.

Addentriamoci nella questione GPL dato che è di questo che si è parlato principalmente. Ho apprezzato i commenti di tutti nei precedenti post e voglio riferirmi specificamente a Craig Ringer che ha scritto degli ottimi commenti sulla GPL. La gente ha chiesto una risposta del tipo si/no a riguardo della compatibilità con la GPL, e il succo è che penso che abbia ragione nell’affermare che la licenza Microsoft per gli schemi di riferimento dell’XML di Office non siano compatibili con la GPL. La GPL dice che non ci può essere una richiesta affinché citiate l’autore del programma (qualcosa chiamata “attribuzione”). La GPL dice inoltre che non potete imporre una limitazione sul sub-licenziamento dei diritti di proprietà intellettuale (IP). Come dice Craig, la licenza Microsoft ha entrambi questi requisiti, quindi non è compatibile con la GPL. Ora, decidere se queste condizioni sono importanti per voi è una vostra incombenza, ma dal mio punto di vista accennare che lo schema è venuto da noi e non sub-licenziare i diritti di proprietà intellettuale sembra essere completamente ragionevole. Quelle sono realmente le uniche due questioni che sto sentendo renderle incompatibili. Vi sono altre licenze simili alla GPL che non hanno queste restrizioni aggiuntive.

So che per molte persone la GPL è una spedie di sinonimo di “open source”. (Ho letto tuttavia che la GPL sta passando un processo revisione). Davvero non sono d’accordo con questo punto di vista. Penso che sia troppo restrittivo. Su www.opensource.org sono elencate tonnellate tonnellate di licenze open source. Ci sono persone che dicono che nessuna di queste sono davvero buone, tranne la GPL? Prendiano inoltre a esempio questa particolare situazione. La licenza Microsoft dice che voi (lo sviluppatore) potete scrivere un programa che può leggere e scrivere gli schemi di riferimento dell’XML di office, ma dovete citare Microsoft da qualche programma dichiarando che avete usato i nostri schemi. Cosa vi è di sbagliato in questo? Non la considero una restrizione estremamente onerosa tale da spingere la gente a rifiutare la licenza. Direi lo stesso della questione relativa al sub-licenziamento. Se la licenza è libera ed è disponibile a chiunque nel mondo, dov’è la questione? Una volta scritto il programma sotto la licenza, siete chiaramente tutelati.

Lasciatemi richiamare un paio di altre questioni sollevate da Craig. Egli dice:

…la licenza non sembra essere disponibile per sempre. In altre parole, i termini possono essere cambiati in qualsiasi momento ed essere applicati alle implementazioni esistenti. Quando il software può essere redistribuito dagli utenti finali e altre aziende, è difficile che ciò possa funzionare. Sia la GPL che la LGPL richiedono che il software possa essere redistribuito da qualsiasi utente finale.

La licenza è in realtà perpetua. Date un’occhiata, si prova proprio qui: http://www.microsoft.com/mscorp/ip/format/xmlpatentlicense.asp. Lo dice chiaramente nella concessione della licenza ed è confermata nella Q&A (Questions & and Answers – Domande & Risposte) sul sito. La Q&A si trova qui: http://www.microsoft.com/Office/xml/faq.mspx

Davvero non capisco la questione relativa alla possibilità che possa essere cambiata in qualsiasi momento. Se accettate la licenza, avete un accordo. Microsoft non può tornare più tardi e dire che l’accordo è differente. Non vedo alcuna restrizione in questa licenza che riguardi la distribuzioni di programmi creati sotto questa licenza.

Ecco un altro commento di Craig:

Proprietà intellettuale/brevetti. La licenza stessa sembra d’altronde ragionevole, ma contiene un enorme inganno dato che non rivela quali altre proprietà intellettuali/brevetti Microsoft possono essere richieste e offrendosi di licenziarli negli stessi termini. Una licenza aperta per i formati è inutile se i termini della licenza del brevetto richiesto per il suo uso sono inadatti.

Questo è un argomento che posso comprendere. Il linguaggio del brevetto è difficile da leggere, ma quando lo scorro, sembra dire che tutti i brevetti e le applicazioni dei brevetti che sono applicabili a questo spazio sono licenziati. ciò è meglio della situazione in cui un’azienda rende noti certi brevetti e dice che sono licenziati ma non vi dice cosa d’altro vi sia. Microsoft dice che tutti i suoi brevetti e applicazioni sono licenziati in questo spazio, quindi non avete bisogno di preoccuparvi.

Visto che siamo in argomento, penso sia importante che tutti voi diate un’occhiata alla situazione simile relativa all’Open Document. Molte persone sembrano semplicemente presumere che dato che si tratta di uno standard, non vi siano questioni riguardanti i diritti intellettuali e siatutto molto chiaro. Bene, diamo uno sguardo a questo: http://www.oasis-open.org/committees/office/ipr.php Sun sembra dire che potrebbe detenere una proprietà intellettuale sulle specifiche dell’Open Document. Mentre Sun dice di essere intenzionata a fornire una licenza priva di royalty, si dovrebbe comunque chiedere a Sun una licenza. La licenza non appare sul sito. Sarebbe interessante da vedere, e probabilmente tenterò di vedere se riuscirò a trovarla. La sola affermazione sul sito rivela che come minimo, pongono almeno una condizione – dovete concedere a Sun una licenza reciproca.

Si riferisce anche di una serie di una scadenza sulla quale IBM sta lavorando alacremente: http://blogs.zdnet.com/BTL/?p=1887. A cosa assomiglia la licenza IBM? Sarebbe interessante fare un controllo.

In definitiva, le risposte alle domande elencate più sopra sono:

  1. Si, lavoriamo con un gran numero di licenza open source (ma non tutte).
  2. No, la GPL non consente le restrizioni riguardanti l’attribuzione e il sub-licenziamento che la licenza MS Office Open XML Formats richiede.
  3. Si le licenze sono perpetue e non dovete preoccuparvi che cambino sotto i vostri piedi. I file che registrate saranno liberamente accessibili per sempre.

Sperò che ciò sia d’aiuto. mi dispiace che abbiamo dovuto passare così tanto tempo su questo argomento e non altrettanto sulle reali tecnologie e architetture dei formati. Cercherò di tornarvi sopra al più presto, dato che è ciò di cui sono maggiormente interessati coloro che mi hanno contattato via email.

-Brian