Oh baco del mio FON…

login-fon.png

Ok, questa è una finestra che non avreste mai dovuto vedere. Il mio router NON è registrato nella rete FON e io NON sto navigando.

Beh, in effetti sto navigando. Facciamo un esperimento insieme.

Aprire, sulla macchina in wireless, un navigatore, Firefox per esempio. Ora, alla richiesta di login, inserire nella casella della url, quella in alto, un indirizzo a piacere.

Ok, si viene riportati alla pagina di login.

Ora, cancellate l’url e inserite www.fon.com, oppure es.fon.com o quello che volete voi. Navigherete sui siti di fon, anche senza essere autenticati.

Ora, una domanda sorge spontanea. Quali netblock sono aperti alla navigazione? Solo quelli su cui risiedono i server di FON, oppure anche alcuni netblock contigui, non di FON. Sarebbe interessante dare un’occhiata…

Secondo esperimento. Volete una finestra che vi dica che siete “loggati” alla rete FON, anche se non avete un account?

Ok, iniziamo.

Aprite il navigatore. Vi verrà data una url simile, in parte, a questa:

https://login.fon.com/cp/index.php?res=notyet&uamip=192.168.182.1&uamport
=3990&challenge=4cf8e0c8f166222ff33ab3e3166ae720&userurl=&nasid=
xx-xx-xx-xx-xx-d8&mac=xx-xx-xx-xx-xx

Alla finestra di login, inserite un coppia email e password palesemente errate.

Vi ritroverete con una url del tipo:

https://login.fon.com/cp/index.php?res=failed&uamip=192.168.182.1&uamport=3990&challenge=
18e7ea635481f3e59071e79c6b2ddd43&nasid=xx-xx-xx-xx-xx-d8&mac=xx-xx-xx-xx-xx-6C

Occhio al failed.

Ora, sostituite a failed la parola chiave success. A dire il vero, potete anche cancellare tutto quello che segue la parola success

https://login.fon.com/cp/index.php?res=success&uamip=192.168.182.1&uamport=3990&challenge=
18e7ea635481f3e59071e79c6b2ddd43&nasid=xx-xx-xx-xx-xx-d8&mac=xx-xx-xx-xx-xx

…e…

success-login-fon-small.png

Oplà…

Uh, chissà a chi vengono fatturati questi minuti di navigazione, visto che nessuno è loggato…ah..un particolare…il contatore continua a funzionare anche a rete staccata.

FONEROS

foneros.jpg

Finalmente è arrivato. Potrei dire era ora, ma facciamo finta di niente, tanto cosa vuoi dire a UPS che indica come sconosciuto un indirizzo che su Tuttocittà si trova in pochi clic?

Comunque, eccolo qua!

linksys-box.jpg

Aperta la scatola, ecco il router wireless FON.

linksys-box.jpg

Che dire? Ho messo subito alla prova il portatile, provando un collegamento wireless tramite usb wifi key, ovvero una Roper RO80211GTI-USB, installata tramite ndiswrapper in una Ubuntu Breezy.

Funziona? Beh, a parte qualche piccolo particolare, ahem…sembra collegarsi…

kifimanager.png

E ora, ovviamente, non potevano mancare i primi problemi. Alla prima connessione, mi sono ritrovato con il router completamente filtrato, nemmeno una porta aperta.

E non è tutto. La prima schermata che si presenta è quest’altra…

first-login.png

Come dice Andrea

Alla prima connessione, il router si collega al network FON e guida l’utente nel processo di registrazione dell’unità. In questo modo il database degli hotspot FON è in grado di popolare la mappa dei punti di connessione disponibili.

Ah, non lo dice solo Andrea, ma anche il depliant accluso nella confezione e il PDF reperibile sul sito di FON

Bah, forse avrò la versione “Ultra Ficus” del firmware, che non ha bisogno di registrarsi. Ahem…sarà…ma ci credo poco.

Ok, debug mode on.

P.S.

Se vi piace la scritta FONHOME, potete trovarla, insieme ad altre, su FonHome.

FONternet

Fonternet.GIF

Leggo sul sito di Martin Varsavsky che è nato un sito dedicato ai foneros, FONternet in cui trovare informazioni, immagini e mappe degli hot spot FON. Ci trovate anche una chat Java e una serie di link ad altri siti foneri ma, fra le varie informazioni serie e seriose, io adoro la foto qui sotto. Non chiedetemi se per il dettaglio superiore o quello centrale.

PSP_FON.jpg

E noi? In Italia ci sono 600 foneros, nessuno vuole mettere su un sito FONico?

Geeksquare – Top of the week

  • Il computer organico – Ricercatori israeliani della Hebrew University hanno messo in piedi un computer che utilizza gli enzimi come circuiti di calcolo allo scopo di impiantare, nel futuro, un calcolatore all’interno del corpo umano…
  • Le novità Apple – Ecco a voi i nuovi Mac Mini Dual e Single Core Intel, iPod Hifi e le altre novità Apple…
  • Il maximonitor LCD – C’è da dire che con 6 monitor LCD alla risoluzione di 1920×1200, per un totale complessivo di 5760×2400 pixel, difficilmente avrete problemi di spazio sul vostro desktop…
  • L’orologio senza cinturino – Timeflex di Yanko Design è l’orologio che fa per voi: si attacca direttamente sulla vostra pelle, o sui vostri vestiti, e quando non serve più può essere arrotolato come se fosse un foglio di carta…
  • Il cellulare che riconosce il viso – 904SH non ha bisogno di codice PIN per gestire la sicurezza, dato che è in grado di riconoscere il viso del proprietario grazie all’uso di un sensore. Questo significa che sarete veramente gli unici a poter usare il vostro cellulare..
  • Il cellulare Walkman di Sony Ericsson – Il nuovo telefono multimediale W300i è un quad band che opera in Europa a 850/900/1800/1900MHz, monta una memoria interna da 20MB con possibilità di espansione mediante Memory Stick Micro…
  • Il telefono VoIP che visualizza l’email – Questo nuovo telefono è in grado di visualizzare una serie di informazioni quali news, email, bollettini meterologici e le notizie relative al traffico, tutto in tempo reale e, soprattutto, con estrema chiarezza, grazie al display dai colori brillanti…
  • La sicurezza parte dalle impronte digitali – IXIX Italia non si è lasciata sfuggire l’occasione per introdurre nella sua nuova pen drive XX-FingerPrint un lettore che tutelerà la vostra privacy, permettendo l’accesso solo previa autenticazione mediante impronta digitale, per un limite massimo di 10 utenti…
  • Il portatile alimentato a benzina – A una settimana dall’inizio del Cebit, si vocifera che la taiwanese Antig Technology, abbia messo a punto un sistema per alimentare il laptop con la benzina ed è già pronta a introdurlo sul mercato a partire dalla seconda metà di quest’anno…
  • Il Papa in iPod – Secondo quanto riportato dal Catholic News Service, anche Papa Benedetto XVI ha ceduto alla tentazione dell’iPod, complici un gruppo di impiegati della Radio Vaticana, i quali gli hanno regalato un iPod nano bianco da 2 Gb…

Metti una sera a cena…Weinberger…

Metti che Gaspar Torriero, in un momento di avventatezza, si arrischi a scrivere un post come questo e metti che un tipino fino come me lo legga e decida di imbucasi a una cena della quale non conosce nemmeno un commensale.
Metti che il sottoscritto chiami in chat Stefano Maffulli in chat e gli dica più o meno così…

Oh, Stefano, vieni alla cena con Weinberger?

Uhhhh…ma di che si parla?

E che ne so, ma, insomma, visto la gente che c’è, dovrebbe essere interessante.

Fammi controllare e poi ti dico se posso venire…

Ok, guarda che non conosco nessuno, eh…

Tant’è che Stefano e io ci ritroviamo davanti all’Osteria dei Vecchi Sapori, all’ora convenuta. Le 20:15, per intendersi. Dopo un po’, arriva Stefano Vitta e qualcuno alla spicciolata segue. Qualcuno, chi non ricordo, chiama Gaspar al telefono per sapere che fine hanno fatto lui e Weinberger: avrebbero dovuto passare a prendere quest’ultimo al suo hotel, per poi accompagnarlo all’osteria. Niente, pare non stia all’hotel indicato.vitta.jpg

Noi entriamo, Stefano ci convince a un giro di Prosecco, partono gli antipasti e arrivano alle 22 i commensali ritardatari. Ancora più tardi arriva Luca De Biase, nel bel mezzo delle discussioni che si animavano in vari capannelli attorno alla tavolata., nel bel mezzo delle discussioni che si animavano in vari capannelli attorno alla tavolata.Ok, io ho fatto la mia parte. Cosa volete dicessi all’uomo chiamato Cluetrain Manifesto? Mah, sono riuscito a raccontargli dell’ultimo incontro fra Santa Scolastica e S. Benedetto e della regola monastica di quest’ultimo, senza dimenticare un accenno al valore del perdono, al quale Weinberger ha risposto con una storiella rabbinica.

? Mah, sono riuscito a raccontargli dell’ultimo incontro fra Santa Scolastica e S. Benedetto e della regola monastica di quest’ultimo, senza dimenticare un accenno al valore del perdono, al quale Weinberger ha risposto con una storiella rabbinica.? Mah, sono riuscito a raccontargli dell’ultimo incontro fra Santa Scolastica e S. Benedetto e della regola monastica di quest’ultimo, senza dimenticare un accenno al valore del perdono, al quale Weinberger ha risposto con una storiella rabbinica., nel bel mezzo delle discussioni che si animavano in vari capannelli attorno alla tavolata.Ok, io ho fatto la mia parte. Cosa volete dicessi all’uomo chiamato ? Mah, sono riuscito a raccontargli dell’ultimo incontro fra Santa Scolastica e S. Benedetto e della regola monastica di quest’ultimo, senza dimenticare un accenno al valore del perdono, al quale Weinberger ha risposto con una storiella rabbinica.weinberger.jpg

Il clou della serata, almeno per me, è giunto quando Stefano Maffulli, non riconosciuto da De Biase, parla della sua formazione da architetto, al che dato che già si stava parlando di software libero e altre amenità etiche, ne viene fuori uno scambio di battute più o meno di questo tenore:

debiase2.jpg

Maffulli: Eh, ma io non sono un tecnologo. Sono laureato in architettura…

De Biase: Ma tu sei un Macchista! Eh, sei architetto…

Io: Ahem…veramente lui sarebbe Stefano Maffulli, presidente della sezione italiana di Free Software Foundation Europe…

Questi sono gli inconvenienti di quando conosci una persona solo su internet e non la vedi mai e poi mai dal vivo. Quando capita l’occasione, poi, ci si presenta con

Ciao io sono Luca.
Ciao io sono Stefano.

E vai a capire quale Luca o quale Stefano…

maffulli.jpg

Qui sopra potete vedere Stefano, Maffulli per intenderci, insieme a Weinberger. Il sorriso di Stefano, a occhio e croce, lo attribuirei alla felicità di essere finalmente stato riconosciuto per il Macchista qual’è. Son soddisfazioni nella vita, neh…

Infine, vi lascio con un palese tentativo di corruzione. Qui sotto potete vedere Luca De Biase che tenta di corrompere David Weinberger.

debiase.jpg

Parla bene di me a Bush, mi raccomando

Nun te preoccupà fratello. Quanti sono? Cento sacchi?

Scherzi a parte, De Biase sta contando si i soldi, ma quelli del conto. Visto che lavora per il Sole 24 Ore, i soldi li abbiamo dati a lui perché ce li facesse rendere al meglio. E data la cena, hanno fruttato una piacevole serata.