Backup in rete pratico e veloce con FTP – 2

Dopo quasi, ahem, un anno di stasi, vediamo di chiudere l’agomento inziato con il primo post Backup in rete pratico e veloce con FTP -1, passando alla parte più “operativa”.

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Vediamo, qui di seguito, un semplice shell script che si occupa di creare un backup all’interno di un file tgz, che avrà come prefisso la data del giorno di archiviazione. Creato il file, provvederà a trasferirlo via ftp sulla macchina d’appoggio, e infine cancellerà l’archivio il cui suffisso sarà costituito dalla data odierna – 15 giorni.

Prima di procedere, però, un avvertimento: questo post è decisamente lungo e, per qualche verso, anche noioso.

Non dite che non vi avevo avvisati 🙂

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System Administrator Appreciation Day

Ottavo anniversario del System Administrator Appreciation Day. Il nostro è uno di quei lavori per i quali meglio fai il tuo mestiere, meno gli altri se ne accorgono. Eh, già.

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Per questo anno, nessuna raccomandazione solo un apprezzamento ai sysadmin che leggo quotidianamente fra i quali Andrea, Fullo, Koolinus, Delymyth.

Sicuramente ne ho dimenticati diversi, casomai ricordatemelo nei commenti, giusto per non apprezzarvi di meno il prossimo anno.
Buon lavoro a tutti.

PS.

Quella in foto era la mia situazione presso un cliente: portatile sopra, desktop sotto, due tastiere, due mouse e il mio libro sulla destra, ottimo bigino autarchico 🙂

Backup in rete pratico e veloce con FTP – 1

Impara l’arte e mettila da parte

A volte bisogna prendere alcune decisioni che hanno la pruriginosa caratteristica di essere poco convenzionali.

Un amministratore di sistemi con un po’ di esperienza alle spalle sa che è bene cercare una soluzione pratica a problemi pratici, piuttosto che addentrarsi nell’estetica del sysadmin. Certo, creare soluzioni eleganti è un piacere quanto leggere un codice raffinato e ben indentato, ma spesso i problemi sopraggiungono a spron battuto ed esigono soluzioni immediate, pratiche, efficienti, semplici.

Si, perché il principio del KISS, Keep It Simple Stupid, è un comandamento da mandare a memoria: quanto più una soluzione è complessa, tanto più è prona a inconsistenze e difficile da manutenere nel tempo.

Semplice, semplice ed efficiente.

Quando si hanno diversi clienti, macchine che viaggiano da anni e poco tempo, si deve cercare di razionalizzare, sfrondare i rami non produttivi, ridurre all’essenziale affinché tutto possa essere più facilmente gestibile.

Hai perso i dati? Ok, tira fuori un backup. Be…che?

Uno dei problemi che ci si trova ad affrontare è fa comprendere al proprio cliente l’importanza dell’integrità dei dati nel tempo. Implementare semplicemente una soluzione RAID assicura contro la perdita temporanea delle informazioni, ma non assicura contro la sbadataggine, le dimenticanze, l’incuria, fulmini, peste e cavallette.

A volte ci si accorge che qualcuno ha cancellato “per sbaglio” un file importante. E, magari, sono passati mesi prima che sia stata notata la mancanza questo file, vitale ma poco utilizzato. A volte, semplicemente, qualcuno cancella intere directory “per fare spazio”, saltando quella inutile pratica di controllare *cosa* era contenuto al suo interno. A volte, è un semplice “tirone” sulla linea elettrica a mandare tutto a quel paese, oppure un calo di tensione, in ambienti privi di continuità elettrica.

In ogni caso, se non avete backuppato, sono guai vostri.

Già, perché poi scopri che il sito del cliente, fatto di quattro pagine in croce, ancora in beta non aperto al pubblico, tutto traballante, faceva 1000 iscritti al giorno, generava fantastiliardi, era di importanza capitale e ogni minuto offline costa all’azienda zilioni di talleri.

Ops, ve l’avevo detto di implementare una sana politica di backup.

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The Definitive BIOS Optimization Guide

Il BIOS, cuore sconosciuto del computer, è il primo bunch of code che viene lanciato all’avvio della macchina, una serie di funzionalità di base che si occupa di controllare l’integrità dell’hardware (Power-on self-test, POST) e fornisce un’interfaccia di basso livello per l’accesso alle varie funzioni messe a disposizioni dalle diverse componenti. Si tratta, in definitiva, di un passo obbligato, del trampolino di lancio per il sistema operativo o, meglio, per i boot loader.

Configurate male il BIOS e, nel migliore dei casi, il sistema operativo arrancherà anche nelle operazioni più elementari. Aggiornate in maniera non corretta, sovrascrivendone nella EEPROM o nella FLASH il codice Assembly con una versione inadeguata, e potrete tirare fuori il fazzoletto bianco e dare l’estremo saluto alla vostra scheda madre.

Volete provare un LinuxBIOS? Liberi di farlo. Volete provare qualcos’altro? Ancora liberi di farlo. Qualsiasi scelta prendiate, però, fermatevi qualche minuto nel menu di configurazione del vostro BIOS, anche solo per controllare che non vi sia qualcosa di strano.

Se proprio non sapete come districarvi fra le varie opzioni, alcune indubbiamente di sapore mistico ed esoterico, scorrete l’elenco delle funzionalità e le relative descrizioni presenti nella The Definitive BIOS Optimization Guide, che con oltre 380 caratteristiche prese in esame costituisce una risorsa da tenere nel proprio segnalibro.

Vi serve una guida più introduttiva, con qualche consiglio pratico ben assestato? Ottimizzare il proprio sistema: il BIOS dalla A alla Z di Tom’s Hardware Guide è una lettura in italiano cui dedicare più di qualche distratto minuto.

Siete testardi e amate le soluzioni autarchiche che inevitabilmente portano al blocco del sistema con il BIOS che inizia a lanciare criptici messaggi o suoni ritmici incomprensibili ai non inziati all’arte dell’interpretazione dei codici di sistema? Il vostro computer non parte più e si limita a fischiare con uno schema regolare ma sconosciuto? Niente paura, BIOS Central possiede una vasta raccolta di codici di post e di beep per le varie marche di BIOS, con le relative descrizioni, che vi aiuterà a capire cosa sia eventualmente successo. Perché, si, il BIOS, umile e sconosciuto, è in grado anche i dirvi quale parte del vostro hardware ha iniziato a fare le bizze, impedendo al sistema un corretto avvio.

L’umile lavoro nell’IT

> CERCHIAMO URGENTEMENTE APPASSIONATI

Ma se uno lavora bene e non è appassionato, le applicazioni vengono peggio?

> Sistemisti/Programmatori Linux

Poi?

> Gradito JAVA e Postgres

Ecco.

> 3/4 anni di esperienza
> Non importa se laureati o meno

Pari opportunità.

> CARATTERISTICHE PERSONALI
> Entusiasmo e curiosita’ nell’imparare
> Umilta’, Problem Solving, Team Player

Fatemi capire, uno deve trovare un lavoro oppure entrare in un cenacolo cristiano? Umile? E perché? Se me la tiro e sono bravo, che peccato commetto?

Giusto due righe di polemica, non è necessario rispondere.

Giorgio