Cisco, alla salute delle polemiche
Ok, giusto due righe per consolidare un paio di impressioni avute ieri sera al Cisco Ape:
- Come al solito, è piacevole ritrovare qualche amico e incontrare nuova gente. Gossip, sfoghi e aperitivo in mano;
- Il buffet era vario e abbondante. Potrebbe essere l’indizio che la blogopalla inizia a essere considerata un canale di comunicazione. Si sa che in qualsiasi evento i giornalisti sono sfamati oltre ogni limite, quindi…
- Lele è stato assunto da Cisco come responsabile della comunicazione di Stefano Venturi, Amministratore Delegato Cisco Systems Italy e Vice President Cisco Systems EMEA. I miei auguri a Lele e i miei complimenti a Cisco per la scelta avveduta;
- Stefano Venturi. Mi ha dato una buona impressione, sciolto senza essere piacione, capace di mantenere l’attenzione, disposto a fermarsi ai vari capannelli di blogger e discutere un po’ di tutto. E’ piacevole vedere abbandonare slide e testi, in una salutare discesa dal palco;
- Blogger. Capannelli variopinti, non solo attorno all’AD di Cisco, ma in genere ovunque nel locale. Discussioni parallele, scambio di opinioni, amenità varie, ma anche botta e risposta con Venturi e approfondimenti. Serata non sterile, quindi;
- Considerazioni sulle finalità della serata. Probabilmente niente più di un aperitivo e, se qualcuno lo avesse saputo prima, forse qualche posto libero in più ci sarebbe stato. Probabilmente, il senso dell’incontro andava sovvertito: non era tanto l’AD di Cisco a incontrare i blogger, ma i blogger a essere presentati all’AD di Cisco. La spiegazione che mi dò è che Lele abbia voluto dimostrare di essere in grado di mobilitare la blogopalla e di poterla accreditare come un canale di comunicazione forse non ancora maturo, ma sul quale investire da parte di Cisco. L’idea è sensata, l’applicazione anche, il progetto interessante;
- Un ringraziamento di cuore a Tiziano Fogliata, che stoicamente e con grande gentilezza, ha scarrozzato Alessio Jacona e me in giro per Milano fino a Bisceglie. Grazie ancora;
- Per favore, niente Japa la prossima volta.