Anonima Fonera – Disabilitare il ssid pubblico

Un lettore di questo blog, che richiede l’anonimato, mi segnala la seguente procedura per disabilitare il ssid pubblico della fonera:

> > > Ciao
> > >
> > > Giorgio
> > >
> > > > ho scoperto come chiudere l’ssid pubblico, ma non so se è il caso di
> > > > pubblicarlo… nel caso, IO non ti ho detto niente… 😉
> > > >
> > > > echo “#!/bin/sh” > /etc/init.d/S99NOFONAP
> > > > echo “ifconfig ath0 down” >> /etc/init.d/S99NOFONAP
> > > > echo “ifconfig tun0 down” >> /etc/init.d/S99NOFONAP
> > > > chmod 755 /etc/init.d/S99NOFONAP
> > > >
> > > > riavviate e dite addio alla rete FON_AP… 😉
> > > >
> > > > ciao ciao

Non ti preoccupare mio caro, nessuno risalirà alle tue antenne e, se hai altri suggerimenti, qui troveranno zona franca.

Hacking la Fonera, step by step guide

Qualche giorno fa, sento da Andrea che La Fonera è suscettibile di una code injection sull’interfaccia locale. Ohibò, troppo allettante per non provarci ma…ahem…la mia Fonera è già aperta e quella di Andrea anche.

Per fortuna, c’è Andrea il quale è un infelice possessore di Fonera muta e alla mia richiesta di provare l’hack non ci ha pensato poi molto e si è messo all’opera.

Ebbene si, ha aperto la Fonera. Ora, anche lui, può fregiarsi del titolo di “FON Liberator”. Mmmm…dove ho già sentito questo termine?

Gentilmente, Andrea ha accondisceso a scrivere una veloce guida all’utilizzo di questo nuovo hack.

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Aprire ssh su La Fonera, senza aprirla

Dando un’occhiata a Dema FON Blog ho notato la notizia che riportava la creazione di uno script Perl da parte di Stefan Tomanek, script in grado di modificare le configurazioni della FONERA e quindi di “aprirla”.

In effetti, Tomanek spiega abbastanza chiaramente sul proprio sito il perché si riesca a fare questo: in pratica, La Fonera chiama casa (download.fon.com) a ogni riavvio e si scarica via ssh, su porta 1937 i dati di configurazione della rete, SSID e password.

Occhio, ora: il SSID può essere impostato dalla propria pagina personale sul sito di FON e in seguito questo dato viene trasferito al proprio router via ssh, che salva il tutto in uno script temporaneo sul router stesso e lo esegue. Lo script, quindi, si occupa di alterare le configurazioni. Ora, Tomanek ha giustamente pensato…”Se si riuscisse a iniettare del codice e a farlo eseguire…”

In effetti, in FON hanno ben pensato di sottoporre tutti i valori a quoting stretto, usando degli apici singoli, in modo che non si potessero alterare in maniera troppo semplice i valori inseriti nello script. Oltretutto, hanno ben pensato di sostituire ogni occorrenza di un apice singolo con \’, in modo da sottoporre a escaping un eventuale apice singolo iniettato e impedirgli di chiudere arbitrariamente le stringhe di configurazione.

Peccato che nello shell scripting, un apice singolo non possa venire sottoposto a escaping.

Quindi, Tomanek ha alterato la stringa

iwconfig ath0 essid FON_'YOURPUBLICESSID'

in modo da aggiungere un ulteriore apice singolo, la definizione di una regola di iptables, un carattere di newline e quindi l’istruzione necessaria a lanciare dropbear.

Il tutto viene eseguito tramite uno script Perl basato sulla libreria WWW::Mechanize, in grado di simulare un client web e di oltrepassare le protezioni messe da FON sulle pagine del proprio sito. Tentando di mettere il codice direttamente nel campo ESSID delle proprie pagine su www.fon.com non dovrebbe risultare semplice.

Ora, come fare praticamente?

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Pubblicato il codice sorgente della FONERA

FON LogoFon ha finalmente reso disponibile il codice sorgente del sistema operativo de La Fonera, regolarizzando la propria posizione nei confronti della licenza GPL.

Trovate il codice sorgente qui.

Come si poteva immaginare, la distribuzione utilizzata come base per il nuovo sistema operativo de La Fonera è Open-WRT, come risulta chiaro dal README contenuto nell’archivio dei sorgenti.

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Abilitare ssh nella Fonera

ex232_neo2.gif

Ok, non è proprio una operazione alla portata di tutti, ma se avete un po’ di dimestichezza con l’elettrotecnica ce la potete fare.

In pratica si tratta di costruire una interfaccia COM tra il PC e La Fonera, in modo che si possa usare un terminale per collegarsi al router creare il link di init per dropbear e modificare le regole di ipfilter, in modo da sbloccare la porta 22.

Nulla di troppo complesso. L’unico scoglio iniziale consiste nella creazione della scheda basata su un comunissimo chip max3233, nell’apertura (con molta cautela) della Fonera e nel collegamento dei cavi.

Attenzione, però: non utilizzate il chip max232, come consigliato nel post, ma il max3233, come indicato nei commenti. Questione di voltaggio

Il resto è solo questione di comandi Unix. Niente di più.

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