Non me la prendo

Non sono stato invitato alla cena organizzata da TT&A con il presidente di Mozilla Europe e alcuni blogger.

Non me la prendo, sono un signore io…

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Dress Linux

Di seta, Tux dipinto a mano. Valore sentimentale inestimabile.

La trovate a casa mia. Non provate nemmeno ad avvicinarvici (alla cravatta, intendo).

[Via Casa di Giorgio]

Dress Geek

Bella, non c’è che dire. Giusto la risoluzione a 8 bit è un po’ bassa, è in poliestere e la cosa non mi esalta, inoltre si aggancia con una clip. Ma l’effetto retro gaming è stupendo.

Per 19,99 la trovate su ThinkGeek.

[Via ArsGeek]

Il Diziobolo di Carmelo

Oggi ospito volentieri un piccolo appunto da parte di Carmelo Cutuli, amico di vecchia data che da fin troppo tempo non vedo. Forse quello che dice può apparire difficile a credersi ma io non me ne meraviglierei: ho provato in prima persona la sua vulcanica creatività e, ormai, non mi meraviglio più di nulla quando si parla di Carmelo 🙂

Giorgio,

ti chiedo un piccolo favore. Potresti diffondere con i tuoi mezzi e fare girare un po’ questo comunicato a tuoi amici blogger e giornalisti?

Ho scoperto dal Corriere della Sera, che l’ha scoperto dal Los Angeles Times che le lingue create su internet sono nate nel 2001 e si chiamano CONLANG.

Io però ho lanciato Il Diziobolo – La Lingua del Net nell’Aprile del 1999, quindi due anni prima … vorrei che questa notizia circolasse così ‘vendichiamo’ simpaticamente tutti quei progetti interessanti che si estingono perché troppo in anticipo coi tempi

Un abbraccio e grazie in anticipo

Carmelo


FENOMENI WEB: Dagli USA arrivano i CONLANG ma stavolta in ritardo rispetto all'Italia
ROMA 28 agosto 2007 - Arriva dagli USA la notizia dei CONLANG ed è subito tormentone, peccato che in Italia ci avevamo già pensato ben otto anni fa.


L'arte di creare dei nuovi linguaggi, attraverso internet, viene oggi definita negli USA "ConLang" ed il "Toki Pona", nato ufficialmente nel 2001 viene riconosciuto come primo linguaggio interamente creato nel cyberspazio. Da allora si sono diffusi, spontaneamente sul web, altri 1900 idiomi.


La notizia viene riportata dal Los Angeles Times e subito si diffonde nel mondo ed ovviamente in Italia, dove però questo genere di iniziative è stato lanciato per la prima volta nel 1999, addirittura due anni prima che negli USA.


Il 'Diziobolo', un CONLANG ante litteram, è stato annunciato alla stampa il 19 aprile del 1999 dal suo promotore Carmelo Cutuli, uno dei "visionari" dell'allora pioneristica internet nostrana, famoso per aver lanciato diverse iniziative del genere e soprattutto per aver fatto conoscere al mondo le prerogative dell'Etna Valley, la Silicon Valley siciliana.


Nel lancio stampa di allora si legge testualmente "L'idea è semplice: creare un vocabolario online, il "Diziobolo"appunto, con l'aiuto degli utenti Internet italiani che possono inserire in un apposito form una parola italiana e il corrispondente termine nella "Lingua del Net".
Lo scopo? "Dare sfogo - dice Cutuli - alla propria fantasia, liberandosi dagli schemi e dalle regole del linguaggio parlato, per dare vita a un vero e proprio metalinguaggio globale, comprensibile da tutti i frequentatori del cyberspazio. Niente grammatica, quindi, né sintassi, ma via libera alla creatività, senza alcun timore di esagerare". "


Cutuli non si è ovviamente lasciato sfuggire questa occasione per rivendicare la paternità del primo CONLANG mondiale in assoluto, con un post sul suo Blog, dal nome indicativo di "Opinion Maker" (http://www.cutuli.it), rivalutando così un'idea valida anche a distanza di ben otto anni.


Inutile dire che il post ha subito provocato un tam tam mediatico tra i blogger e la notizia sta girando vorticosamente sul web. Nel frattempo Cutuli sta cercando di recuperare il data base originale dei 'lemmi' inseriti a suo tempo dagli utenti con tanto di definizione a mo' di vocabolario che andavano da termini di assoluta fantasia come "sbabadanga" a neologismi come "fillare" dall'inglese to fill (riempire), un form internet nel caso specifico.

The all-new Linux Fund Visa Card launches today.

usbank-card.jpgJuly 24, 2007
Portland, Oregon USA

The all-new Linux Fund Visa Card launches today.

“It’s back, and better than ever” said David Mandel, Executive Director.

The Linux Fund began in 1999. Since then, the organization has handed out over one-half million dollars in grants to Free and Open Source Software (F/OSS) projects like Blender, FreeGeek and the WikiMedia Foundation.

“We don’t represent a wealthy patron or a long-dead industrialist,” says Mandel. “Our donations come from engineers, managers, and ordinary working geeks who use The Linux Fund Visa in the course of everyday living. The way it works is actually quite cool. Just by using The Linux Fund Visa card, ordinary geeks can participate in serious philanthropy, at no out-of-pocket cost to themselves.”

Each time a cardholder uses their card, a donation is made to The Linux Fund by the card issuer, U.S. Bank. These donations add up to tens of thousands of dollars per year which The Linux Fund then gives out in grants. The Linux Fund has donated to new ideas and teams who maintain things like Debian.

“The new card is a clear upgrade from the old card,” said Mandel. “There is a new program for College students and another program where the card holder and The Linux Fund share the rewards. Most cardholders will elect to give all of their rewards to charity, but some want to split it. That’s fine by us, we’re pleased to now offer both options.”

Beginning today, applications are being accepted online.

The Linux Fund will also be accepting applications in person at OSCON 2007 in Portland, Oregon on July 25-26, 2007.

For interviews and further information you are welcome to contact:

David Mandel
Executive Director
560 SE Alexander
Corvallis, Oregon 97333
(971) 223-5169 land
(541) 730-5285 cell

[Via TheLinuxFound.org]