Jingle theme, jingle theme, jingle all the blog…

Oplà.

Nuovo tema per Natale, ma non solo.

Come dicevazi poch’anzi, il blog in questione aveva deciso di non funzionare per alcune quisquilie, tipo i commenti che non venivano più riportati.

Grazie all’impagabile aiuto e pazienza di Wolly, e ai suoi miti consigli (“Ma li vuoi disabilitare questi plugin prima di esportare il db o no???!!”), sono riuscito a esportare i dati e a reimportarli in una nuova struttura, ora del tutto coerente.

A prima vista pare funzionare tutto. Non si sa mai. Nel caso, lasciate un commento.

Ahem…nel caso non funzionassero i commenti, mmmm…mandatemi un’email 🙂

Grazie ancora Wolly!

P.S.

Sempre lui suggerisce di distruggere la tabella wp-categories, l’incriminata!

Lavori in corso

Da qualche tempo questo blog non visualizza molti dei commenti che vengono lasciati dai gentili visitatori :-|

Sapevo che, prima o poi, questo momento sarebbe arrivato. Avendo, ahem, “smaneggiato”, con file e tabelle, il backend di questa piattaforma sembra più un patchwork che qualcosa di coerente ed efficiente.

Nei prossimi giorni installerò una nuova piattaforma WordPress ex novo e trasmigrerò i dati, adattando la struttura ormai “balenga” al nuovo contenitore.

Indi, proverò a chiudere la serie “backup” e “stun”. Giurin, giurello!

In fede, speranza e carità

 

Giorgio

P.S.

Si nota l’influenza natalizia? Buone intenzioni, propositi edificanti…ahem…

Me ce lo sapevo, che mi becavano!


Eco, non f’hai in tempo a metere in vendita un Telesocorso per anziani, scipato all’ospizzio soto casa, che subito un’utente di Ibbay si lamenta per il fatto che l’ha paghato e non l’o speditto:

HO GIA INVIATO IL PACO ED GLI SOLDI RIMASTI A LA SUA INDIRIZZO REGISTRATA SU EBAY.IO HO FATO TUTTO MI METTO IN CONTATTO CON EBAY DOMANI SE NON RICEVO RISPOSTE..MI DISPIACE MA EBAY E’ UNA COSA SERIA E IO HO SEMPRE RISPETTATO QUESTA COSA COME POTRAI VEDERE DAI MIEI FEEDBACK..SONO UNO CHE PAGA.COMPRA E PAGA SEMPRE.

Eccho!

…che phoi tutti i linkh puntino a http://signin-cgi-yser.land.ru/… è un’haltra storria.

Qmail finalmente in pubblico dominio

Shhhhh….pare che D. J. Bernstein si sia deciso a rilasciare in pubblico dominio tutti i suoi lavori, passati e a venire. Ciò implica anche l’ottimo Qmail server di posta elettronica noto per la sua sicurezza, velocità e affidabilità.

La stoffa di Bernstein si vede fino all’ultimo bit di codice, creato per fornire una elaborazione a stadi in cui ogni compartimento tratta il precedente come untrusted, fornendo quindi un ambiente un po’ paranoico, ma decisamente poco vulnerabile a eventuali attacchi.

Il focus sulla sicurezza è sempre stato, dopo tutto, ciò che ha da sempre attirato l’attenzione dell’autore che finora si è sempre rifiutato di rilasciare i sorgenti in una qualsivoglia licenza che ne permettesse la libera modifica e la sua ridistriuzione con le modifiche applicate.

Questa, quindi, la ragione principale per il fiorire, nel tempo, di decine e decine di patch che ne modificassero i sorgenti: ogni cambiamento doveva finora rimanere confinato in una patch esterna, applicabile a rischio e responsabilità dell’utente.

Il risultato è che, mancando uno sviluppo ufficiale di Qmail da ormai molti anni, i vari programmatori ne hanno esteso le funzionalità di base a colpi di patch esterne, dando origine a un dedalo di modifiche decisamente difficile da gestire: non solo si devono scegliere le patch, ma bisogna applicarle in un ordine preciso, altrimenti le varie modifiche vanno a “pestarsi i piedi” e rendono impossibile la compilazione del programma.

Da ciò, anche, la nascita di progetti come netqmail, ovvero Qmail già fornito di alcune patch. Lodevole, ma non la soluzione migliore. Ormai il codice di base di Qmail risente degli anni, non tanto per le prestazioni o la sicurezza, ma per le nuove funzionalità apparse sulla scena dopo il suo rilascio e volte a estendere le capacità dei server smtp, vedi SPF per esempio, mai incluse nel codice originale.

Ora, con il rilascio in pubblico dominio di Qmail la speranza che le varie patch confluiscano omogeneamente nel codice principale non sono poi peregrine. Occhio, però, a ciò che Bernstein stesso dice nella pagina dedicata alle informazioni rivolte a chi voglia redistribuire Qmail:

Se siete dei distributori, dovreste iscrivervi alla mailing list qmaildist.

Io pongo il pacchetto qmail (in particolare, qmail-1.03.tar.gz, con MD5 checksum 622f65f982e380dbe86e6574f3abcb7c) in pubblico dominio. Siete liberi di modificare il pacchetto, distribuirne versioni modificate, etc.

Ciò non significa che le modifiche siano incoraggiate! Per favore, prendetevi del tempo per assicurarvi che la vostra distribuzione di qmail supporti esattamente la stessa interfaccia usata da chiunque altro. In particolare, se spostate dei file, per favore introducete dei link simbolici dalle posizioni originali, così che non porterete per leggerezza al mal funzionamento di quegli script che funzionano da ogni altra parte.

Su Google trovate il video in cui D. J. Bernstein annuncia il rilascio in pubblico dominio dei suoi lavori.