Though the big four music companies require that all their music sold online be protected with DRMs, these same music companies continue to sell billions of CDs a year which contain completely unprotected music. That’s right! No DRM system was ever developed for the CD, so all the music distributed on CDs can be easily uploaded to the Internet, then (illegally) downloaded and played on any computer or player.
Sebbene le quattro grandi aziende (editrici) musicali (Universal, Sony BMG, Warner, EMI), richiedano che tutta la loro musica venduta online sia protetta tramite DRM (Digital Rights Management), queste stesse aziende musicali continuano a vendere miliardi di CD all’anno che contengono musica assolutamente non protetta. Davvero! Non è mai stato sviluppato un sistema DRM per i CD, quindi tutta la musica distribuita sui CD può essere facilmente caricata su Internet e quindi (illegalmente) scaricata e riprodotta su qualsiasi computer o lettore.
Ma scherziamo? Ok, è vero che se infilo un CD musicale in un riproduttore quello parte e inizia a suonare, ma se prendo un bel disco, tipo, per esempio, eh, lo stupendo Tribalistas, e provo a metterlo all’interno di un lettore CD di un computer Windows, parte un programma proprietario, l’unico in grado di riprodurre i brani in esso contenuti. Risultato? CD non “rippabile” e, alla lunga, se lo amate, irrimediabilmente rovinato dall’uso.
Ah, ovviamente, se lo infilate in un computer con sistema operativo Linux, il DRM non entra in azione e la musica diventa fruibile e rippabile senza problemi.
Free from RDF.
P.S.
Detto questo, se Apple abbracciasse una politica di distribuzione che facesse a meno dei DRM, magior permettendo, potrei smettere di acquistare CD e comprare solo qui brani che mi interessano.
[Via Apple]