Carrom
Lo ammetto, non esco molto spesso, ma quando mi rintano a casa di Andrea so che mi divertirò e di solito in modi non troppo convenzionali.
Ieri sera ci si è cimentati a Carrom, gioco indiano di cui non conoscevo l’esistenza. Quasi un supplizio per chi, come me, indulge nel vizio di mangiare le unghie: lo striker, la pedina utilizzata per colpire le altre sul piano di gioco, va lanciata letteralmente a pizzicottate. Insomma, snap! e via.
Divertente, molto divertente, anche perché ho vinto 🙂
A lenire il dolore delle mie povere falangi martoriate ci ha pensato una bottiglia (in quattro) di Tarapacà.